sabato 14 febbraio 2009

Vivere il Messaggio di Fatima


La Madonna a Fatima richiama i suoi figli
Quando un figlio non segue la strada retta, in­segnata dai genitori, la prima, pronta a intervenire e a richiamare, è sempre la mamma. In mille modi essa cerca di far capire al figlio il dispiacere che ha arrecato a suo padre e la gravità del disprezzo per tutto quello che ha fatto e che fa per il suo bene. E al richiamo aggiunge anche i duri provve­dimenti che il padre prenderà se lui non cambia.
La Vergine di Fatima, Mamma nostra, ha lascia­to il cielo e coi suoi richiami è luce per tutti i suoi figli.
« Ritornate sulla via della luce », dice la Ma­donna, « fate quanto il vostro Padre vi dice. Se non fate ciò, per voi ci saranno i suoi provvedimenti; una nuova guerra si scatenerà sul mondo, vi saran­no distruzioni, fame, nazioni soppresse, la fede sa­rà combattuta e perseguitata. Tutto questo sarà scongiurato se ritornerete alla vita cristiana ».

Che cosa ci Chiede la Madonna
La Madonna già ci avvertiva di queste cose. Ma l'uomo è rimasto sordo.
Che la Vergine santa ci converta tutti, perché ab­biamo bisogno di un'autentica conversione.
Ci chiese poche cose. Ci chiese una preghiera, e ce ne additò una particolare: « Dite il Rosario, dite il Rosario! ».
E anche ai bambini: « Dite il Rosario, bambini, perché la guerra finisca e i peccatori si convertano ». Ora è arrivato anche il tempo in cui i cristiani hanno abbandonato anche il Rosario, hanno conte­stato il Rosario. E' triste!
Che cos'è il Rosario? E' il Credo: il nostro Credo. Recitato insieme con la Madonna, un cristiano non può fare a meno, almeno per venti minuti, un quarto d'ora, dieci minuti, di meditare tutti i giorni i misteri della nostra santa fede.

La Madonna contro il peccato

Già nel 1917 la Madonna vedeva che l'uomo, in­vece di amare il vero Dio, avrebbe amato il falso dio, il peccato.
Oggi la parola "peccato" per la maggioranza degli uomini è niente. Non si ha paura del peccato. Guardate, i tre quarti dell'umanità, oggi, sono distrutti dal cancro: intendo cancro, malattia fisica, in questo momento. Tutti hanno paura.
Eppure c'è un altro cancro che fa continuamente versare tante lagrime, e di quello non si ha paura. Io ne ho paura.
Ed è il cancro vero, quello del peccato. L'altro, si sa, prima o dopo sarà superato e d'altra parte que­sto mondo una volta o l'altra dovremo pure lasciar­lo. Ma l'altra bestia, l'altro cancro, quello veramente mi mette paura.
Quanto dolore sta seminando nel mondo il pec­cato! Quanto odio! Quanta disonestà! Quante lagri­me di dolore fa versare!
Nel tempo addietro quando si leggeva la Storia Sacra e si leggeva di Caino e di Abele - io mi ricordo - mi faceva male.
Oggi nel cuore di tanti uomini, anche uccidere il proprio fratello è diventata una cosa da niente. Questo è il cancro.

Il peccato è la morte
Se c'è l'amore non c'è peccato.
Se Dio lo amo, non lo posso offendere. Noi si offende Dio perché ci manca l'amore verso Dio. Che cosa fa il cadavere?
Il cadavere ha un cervello, però non agisce più, non pensa più. Ha degli occhi, però non vede più. Ha delle orecchie, però non sente più. Ha un cuore, ma non batte più, non ha più amore, non ha più desiderio, non ha più volontà. E' un cadavere. Quanti cristiani sono dei cadaveri! Cristo non l'hanno più nella mente, non l'hanno più nel pen­siero, non l'hanno più nel cuore.
Non hanno più affetto per Lui, non hanno più desiderio di seguire Lui, non hanno più amore per Lui.
Il loro pensiero, oggi, l'unico - sembra quasi che non ce ne siano altri - è il piacere della carne.

La preghiera
La Madonna, Madre amorosa, ci ha indicati i mezzi validissimi per essere buoni cristiani.
Il primo è la preghiera.
Ecco il grande mezzo per parlare con Dio e ri­manere a Lui uniti.
I nostri fratelli Santi, i quali come noi sono passati su questa terra, avendo capito il valore della preghiera, sono stati grandi uomini di preghiera.
Un tale, di stile " moderno ", mi ha saputo dire in questi giorni che la preghiera è una perdita di tempo e che, del resto, oggi tutto è preghiera. Buona scusa per non pregare.
Vi assicuro che da quel giorno prego sempre il Signore con queste parole: « Signore, quando le mie ginocchia si piegano davanti a Te, allontana da me il pensiero che stia perdendo del tempo.
La Madonna, poi, come preghiera, ha insistito sulla recita del santo Rosario.

Ritorniamo al Santo Rosario!
C'è bisogno che ci aggrappiamo tutti al manto della Madonna: che tutti torniamo a tenere il Ro­sario in mano!
Ma se non lo riprende in mano il pastore, non si può pretendere che lo riprenda la pecora.
Cari sacerdoti, non l'avete più voi il Rosario in mano. Ma non ce l'hanno neanche le vostre fami­glie cristiane! E ve le
vedete andare a rotoli.
Non c'è più il Rosario di Maria nelle famiglie, ma ci avete visto arrivare il divorzio, le separazioni, le discordie.
Nella famiglia non c'è più la preghiera, e la man­canza di preghiera li tiene lontani anche dai sacra­menti.
Dove mancano queste cose, preghiera e sacra­menti, state tranquilli, ci manca tutto. E anche la famiglia va a rotoli.

da: ("Vivere il Messaggio di Fatima" di Fratel Gino)

Nessun commento: